Elenco di risposte alle domande più frequenti raccolte dalle richieste di assistenza dei cittadini.
L'avviso Pari 2007 è stato impostato a partire dal format trasmesso da Italia Lavoro che riprendeva in gran parte l'avviso precedente (P.A.R.I. 2005), rivolto anch'esso a persone residenti nel territorio provinciale ed iscritte ai CPI. Non è, pertanto, una scelta della provincia ma una linea ministeriale precisa. I domiciliati potranno far riferimento alla provincia di residenza se interessati.
L'avviso, rivolto a soggetti svantaggiati.
I beneficiari dell'avviso sono:
- Prima condizione di carattere generale:
almeno 57 soggetti svantaggiati privi di ammortizzatori sociali e altre indennità/sussidi non percettori di alcun tipo di indennità, che abbiano assolto l'obbligo scolastico ma siano privi di diploma o qualifica.
- Seconda condizione anagrafica:
- giovani di età compresa tra i 16 e i 28 anni inoccupati;
- adulti over 40 inoccupati o disoccupati
Ne consegue che tutti i beneficiari devono essere privi di diploma o qualifica e privi di ammortizzatori sociali a prescindere dall'età, inoccupati se under 29 oppure inoccupati o disoccupati se over 40.
Come esplicitato dall'avviso i disoccupati, rientranti nella prima condizione di carattere generale, possono partecipare al bando se over 40.
L'Avviso al punto 3 descrive i servizi di formazione ammessi:
Formazione individuale, formazione collettiva (a catalogo), formazione in azienda (on the job).
Qualunque sia la tipologia della formazione ogni modulo deve avere una durata minima di 80 ore.
Come esplicitato dall'Avviso, oltre alla formazione di gruppo (a catalogo), è possibile scegliere percorsi di formazione individuale (per contenuti e/o aree formative non previste dal catalogo provinciale) oppure percorsi formativi in azienda.
La formazione individuale o a Catalogo può essere erogata solo da enti accreditati sezione A nelle rispettive unità organizzative riconosciute dalla Regione.
Fanno ovviamente eccezione le aziende per la formazione on the job.
Come dettagliato nell'Avviso al punto 8, la formazione verrà liquidata direttamente agli enti erogatori, previa presentazione dell'istanza da parte dell'operatore titolare del PIP congiuntamente alla documentazione richiesta.
Il Sistema dote è una nuova modalità di finanziamento che la Regione Lombardia sta sperimentando negli ultimi mesi.
Nel Piano Provinciale PA.R.I. 2007, la Provincia di Lecco emette l'avviso per i destinatari, i quali, se rispondenti al Target, si rivolgono ad uno degli operatori accreditati per i Servizi del Lavoro ai sensi della L.R. 22/2006 al fine di sottoscrivere il PIP (Piano di Intervento Personalizzato).
Nel PIP vengono dettagliati i servizi che saranno erogati.
L'operatore accreditato, ovvero colui che sottoscrive il PIP, ha il compito di interfacciarsi con la Provincia di Lecco per tutti gli scambi documentali e informativi e per la Fatturazione.
E' la persona che ha in mano le risorse che sceglie gli operatori da cui acquistare i servizi previsti nel PIP e con lo strumento della certificazione dei servizi ricevuti decide se la Pubblica Amministrazione può liquidare o meno le fatture perché i servizi resi sono più o meno rispondenti alle attese.
Il tutor, dopo aver compilato il Patto di Servizio su Sintesi e il formato cartaceo deve allegare una dichirazione di immediata disponibilità sottoscritta dal lavoratore che ha preso in carico.
Può allegare il modello previsto per il programma o una copia della dichiarazione rilasciata dai Centri per l'Impiego provinciali corredata da una copia della Carta di Identità del lavoratore.
I corsi di formazione professionale possono essere erogati solo presso sedi accreditate per la formazione professionale ai sensi della L.R. 19/2007.
Non è pertanto possibile erogare le attività formative presso sedi accreditate per i Servizi per il Lavoro o non accreditate.
Ogni tutor può prendere in carico contemporaneamente fino ad un massimo di 10 beneficiari della dote-lavoro. Questo significa, ad esempio, che un Operatore accreditato ai Servizi per il Lavoro che ha 2 tutor potrà prendere in carico un numero massimo di 20 utenti contemporaneamente.
Va comunque ricordato che il singolo tutor che ha in carico 10 utenti potrà prenderne in carico altri esclusivamente dopo averne ricollocati almeno 1/3 del primo gruppo.
Il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) definisce i servizi individuati dall'operatore per consentire al beneficiario di raggiungere l'obiettivo occupazionale: fissa gli impegni reciproci tra i contraenti, vincolando l'operatore a erogarli e il beneficiario a rispettarli, e stabilisce i servizi necessari alla ricollocazione.
Per una corretta compilazione si invita a leggere le istruzioni (vedi link).
Il PIP viene approvato con atto formale del Dirigente del Settore Politiche per l'Impiego successivamente alla verifica da parte dei funzionari provinciali.
Il Programma P.A.R.I 2007 consente ai beneficiari di poter rompere un Patto di Servizio sottoscritto con un Ente privato prima della stipula del PIP. Il beneficiario non ha alcuna conseguenza.
Nel caso, però, che l'ente sia uno dei Centri per l'Impiego pubblici, in base alla normativa vigente (D.Lgs. 297/02 e D.Lgs. 181/00), la rescissione del Patto implica la perdita dello status di disoccupazione e dei benefici connessi.
In caso di rescissione del PIP senza giustificato motivo, invece, indipendentemente che l'ente sia pubblico o privato, l'utente verrà espulso dal Programma, perderà il diritto di beneficiare dei servizi previsti dalla dote e dei benefici economici e non previsti dal suo status occupazionale, (in applicazione della circolare ministeriale n. 5/2006 relativa alla decadenza dai trattamenti nelle ipotesi di cui all'articolo 1-quinquies del decreto legge 5 ottobre 2004, n. 249, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 dicembre 2004, n. 291).
Il beneficiario verrà, inoltre, estromesso dalla partecipazione ad interventi di politiche attive del lavoro promosse dalla Provincia di Lecco e dalla Regione Lombardia per un periodo di dodici mesi.
Per rivolgere ulteriori domande scrivere a:
antonella.bellani@provincia.lecco.it
federica.vasta@provincia.lecco.it
o telefonare ai numeri: 0341/295552 - Antonella Bellani
0341/295486 - Federica Vasta
Questa richiesta di conversione viene effettuata da uno straniero già regolarmente residente o soggiornante, quindi in possesso di un titolo di soggiorno per il quale chiede una variazione, dunque, si ritiene che debba essere presentata allo Sportello unico per l'immigrazione competente per la residenza del richiedente, che deve provvedere alla sua trattazione ed all'assegnazione dell'eventuale quota per la conversione.
Il programma è settato per protocollare comunicazioni obbligatorie con un anticipo di 30 giorni.
Ogni tutor può prendere in carico contemporaneamente fino ad un massimo di 10 beneficiari della dote-lavoro. Questo significa, ad esempio, che un Operatore accreditato ai Servizi per il Lavoro che ha 2 tutor potrà prendere in carico un numero massimo di 20 utenti contemporaneamente.
Va comunque ricordato che il singolo tutor che ha in carico 10 utenti potrà prenderne in carico altri esclusivamente dopo averne ricollocati almeno 1/3 del primo gruppo.
Il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) definisce i servizi individuati dall'operatore per consentire al beneficiario di raggiungere l'obiettivo occupazionale: fissa gli impegni reciproci tra i contraenti, vincolando l'operatore a erogarli e il beneficiario a rispettarli, e stabilisce i servizi necessari alla ricollocazione.
Per una corretta compilazione si invita a leggere le istruzioni (vedi link in fondo alla pagina).
Il PIP viene approvato con atto formale del Dirigente del Settore Politiche per l'Impiego successivamente alla verifica da parte dei funzionari provinciali.
Il Piano di Reimpiego 411 consente ai beneficiari di poter rompere un Patto di Servizio sottoscritto con un Ente privato prima della stipula del PIP. Il beneficiario non ha alcuna conseguenza.
Nel caso, però, che l'ente sia uno dei Centri per l'Impiego pubblici la normativa vigente (D.Lgs. 297/02 e D.Lgs. 181/00), la rescissione del Patto implica la perdita dello status di disoccupazione e dei benefici connessi.
In caso di rescissione del PIP senza giustificato motivo, invece, indipendentemente che l'ente sia pubblico o privato, l'utente verrà espulso dal Programma, perderà il diritto di beneficiare dei servizi previsti dalla dote e dei benefici economici e non previsti dal suo status occupazionale, (in applicazione della circolare ministeriale n. 5/2006 relativa alla decadenza dai trattamenti nelle ipotesi di cui all'articolo 1-quinquies del decreto legge 5 ottobre 2004, n. 249, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 dicembre 2004, n. 291).
Il beneficiario verrà, inoltre, estromesso dalla partecipazione ad interventi di politiche attive del lavoro promosse dalla Provincia di Lecco e dalla Regione Lombardia per un periodo di dodici mesi.
Il Sistema dote è una nuova modalità di finanziamento che la Regione Lombardia sta sperimentando negli ultimi mesi.
Nel Piano Provinciale ex art. 1, comma 411 della L. 266/2005, la Provincia di Lecco emette l'avviso per i destinatari, i quali, se rispondenti al Target, si rivolgono ad uno degli operatori accreditati per i Servizi del Lavoro ai sensi della L.R. 22/2006 al fine di sottoscrivere il PIP (Piano di Intervento Personalizzato).
Nel PIP vengono dettagliati i servizi che saranno erogati.
L'operatore accreditato, ovvero colui che sottoscrive il PIP, ha il compito di interfacciarsi con la Provincia di Lecco per tutti gli scambi documentali e informativi e per la Fatturazione.
E' la persona che ha in mano le risorse che sceglie gli operatori da cui acquistare i servizi previsti nel PIP e con lo strumento della certificazione dei servizi ricevuti decide se la Pubblica Amministrazione può liquidare o meno le fatture perché i servizi resi sono più o meno rispondenti alle attese.
Il destinatario accetta che vengano liquidate all'operatore.
La fatturazione avviene nel modo seguente:
a. i singoli operatori della Filiera intestano le Fatture al destinatario;
b. il destinatario certifica che ha ricevuto i servizi;
c. l'operatore capofila raccoglie le fatture e le attestazioni de servizi erogati e le presenta alla Provincia di Lecco;
d. la Provincia di Lecco liquida la dote.
E' possibile distinguere tra due tipologie di tirocini: quelli di formazione ed orientamento e quelli di inserimento lavorativo.
I primi sono tirocini che permettono di acquisire nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro e che non hanno come finalità un'immediata assunzione del lavoratore.
I tirocini di inserimento lavorativo, invece, sono tirocini ai quali consegue un'assunzione da parte dell'azienda che ha ospitato il tirocinante.
Se l'operatore accreditato ritiene che per facilitare la ricollocazione del lavoratore in carico sia necessario un periodo di stage presso un'azienda, nel definire la finalità dello stage dovrà tenere conto delle due forme di tirocinio.
Se si tratta di un tirocinio di formazione e di orientamento, questo viene considerato come logico completamento di un'azione formativa.
L'azione stage separata dalla formazione non viene retribuita.
Il tirocinio di inserimento lavorativo, invece, viene assimilato all'azione di placement. Nel caso in cui il lavoratore a seguito del tirocinio venga assunto con contratto a tempo determinato/indeterminato, la Provincia provvederà ad erogare all'operatore la dote relativa al placement, secondo gli importi definiti dall'avviso.
L'azione di formazione può essere erogata senza prevedere il tirocinio di formazione e di orientamento; al contrario, se si prevede il tirocinio con finalità formativa, esso deve essere necessariamente conseguente alla formazione individuale.
Poiché nel bando non è prevista l'azione dello stage, l'operatore nel momento in cui stipula il patto di servizio e/o quando definisce il Piano di Intervento Personalizzato, dovrà indicare nella modulistica anche questi interventi.
PATTO DI SERVIZIO.
Nel GSS, come indicato nel Manuale per la gestione degli Avvisi per i moduli GBC e GSS a pagina 10, nella fase della registrazione degli interventi, c'è un campo note nel quale dovrà essere indicato lo stage che si intende effettuare e le finalità che si intendono conseguire.
PIANO DI INTERVENTO PERSONALIZZATO
Il Piano di Intervento Personalizzato verrà presentato secondo il modello cartaceo allegato all'Avviso. Nel campo "Articolazione della Dote" nella fase della descrizione dell'azione che si intende promuovere, c'è il campo "esito previsto": qua dovrà essere indicato se si intende far svolgere al lavoratore un tirocinio.
Il tirocinio formativo, inoltre, dovrà essere indicato all'interno dell'azione di formazione.
Per ulteriori informazioni:
antonella.bellani@provincia.lecco.it - tel. 0341/295552
federica.vasta@provincia.lecco.it - tel. 0341/295486
Il contratto di apprendistato è un contratto fortemente caratterizzato dalla funzione formativa. Il contratto di inserimento, invece, è un contratto che risponde alla funzione essenziale di agevolare l'ingresso nel mercato del lavoro di soggetti più deboli. A differenza del contratto di apprendistato, il contratto di inserimento può essere immediatamente utilizzato. In data 11 febbraio 2004 è stato infatti sottoscritto l'Accordo interconfederale per la disciplina transitoria dei contratti di inserimento
Software pc :
L'accesso avviene tramite autenticazione.
Le credenziali di autenticazione vengono rilasciate, previa richiesta, dal personale della provincia....